Non ci sarebbe potuto essere modo migliore di chiudere un anno scolastico ricco di attività e impegni, con un giorno trascorso all'aria aperta a contatto con la natura.
I nostri piccoli hanno avuto la fortuna di poter fare un tuffo nel passato e rivivere una giornata tipo dei contadini dell'inizio del secolo scorso.
Quante volte i nostri bambini ci hanno confidato di aver sognato di scappare dalla città lontano dal traffico e dalla vita frenetica per una vacanza in campagna o in montagna dove distese di prati e panorami meravigliosi ci lasciano senza fiato.
Detto fatto!
C'era una volta, ma che dico!...C'è oggi, nel salernitano una bellissima fattoria immersa nel verde dove i nostri piccoli hanno potuto riscoprire le tradizioni dell'antica civiltà contadina.
Appena scesi dall'autobus siamo stati abbracciati dal profumo delle erbe aromatiche e del fieno tagliato e dopo una veloce colazione i nostri ragazzi sono stati divisi in gruppi distinti di maschietti e femminucce.
Perché questa distinzione?
Semplicemente perché, fino ad oltre cinquanta anni fa, in campagna i contadini, di buon mattino, andavano nei campi per la semina o nelle loro officine, mentre le contadine si dedicavano alla macina del sale e del caffè, a rigovernare gli animali nell'aia, a tirare l'acqua dal pozzo e ad impastare per poter la sera offrire il pane fresco coi formaggi agli uomini che si ritiravano stremati, dopo una giornata di duro lavoro.
È stato davvero divertente osservare i maschietti segare la legna o affilare i coltelli, così come guardare le femminucce impastare il pane o lavare il bucato a mano. Non poteva mancare un ritorno tra i banchi di scuola dell’epoca, in aule improvvisate, quasi sempre senza pavimenti e riscaldamenti e con insegnanti che utilizzavano metodi di correzione anche fisici.
Anche il momento del pranzo comunitario è stato bello, ancor di più perché seguito da canti e balli dove le insegnanti, prime tra tutti, si sono scatenate coinvolgendo tutti i bambini che si alternavano anche nel fare un piccolo giro sul carretto trainato da un asinello.
Un'esperienza unica per i nostri piccoli che hanno gioito nel condividere tra loro pezzetti di una vita che non c'è quasi più e tanto idealizzata dal sommo Virgilio nelle sue “Le bucoliche”.