Abolito il Certificato Medico per Rientro a Scuola
Si comunica a tutte le famiglie che sul BURC n. 53 del 25 luglio è stata resa nota la legge regionale n.13 del 25.07.24, che elimina l'obbligo del certificato medico per il rientro a scuola dopo un’assenza superiore ai cinque giorni, come indicato all’articolo 42, comma 6, del regolamento sancito dal decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1967, n.1518.
La suddetta legge riporta testualmente all’art.9, comma 1: Per agevolare la semplificazione amministrativa in ambito igienico-sanitario nelle scuole della Regione Campania, è abolito l’obbligo di presentare certificati medici per il rientro dopo più di cinque giorni di assenza, come indicato all’articolo 42, comma 6, del regolamento sancito dal decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1967, n.1518 (Regolamento per l’applicazione del titolo III del decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 1961, n.264, relativo ai servizi di medicina scolastica), eccetto quanto previsto da provvedimenti adottati a livello nazionale o locale per contrastare le malattie infettive e contagiose secondo la normativa vigente.
L’abolizione stabilita dal presente articolo riguarda le scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle dell’infanzia e gli asili nido.
Alla luce di quanto sopra, si chiarisce che tutte le assenze per malattia, anche superiori a 3 giorni per la scuola dell’infanzia e 5 giorni per la scuola primaria e secondaria di I grado, dovranno essere giustificate con le stesse modalità previste per le giustificazioni per motivi diversi dalla malattia.
Si precisa che, in assenza di certificati esterni che attestino la guarigione, assume grande rilevanza il personale esercizio del senso di responsabilità, codificato anche nel “Patto di Corresponsabilità”.
Pertanto, si raccomanda di non far rientrare gli studenti a scuola in condizioni di salute non ottimali, con sintomi ancora presenti.
È essenziale rispettare la raccomandazione di non far rientrare gli studenti a scuola in condizioni di salute non ottimali, con sintomi ancora presenti, per diversi motivi legati alla tutela della salute sia del proprio figlio che degli altri alunni.
1. Prevenzione della diffusione delle malattie: Quando uno studente torna a scuola con sintomi ancora in corso, c'è un rischio elevato che possa trasmettere eventuali malattie infettive ai compagni di classe e al personale scolastico. Questo è particolarmente importante per malattie contagiose come l'influenza o altre infezioni virali. Mantenere un bambino a casa fino alla completa guarigione riduce la possibilità di focolai all'interno dell'istituto scolastico.
2. Protezione dei soggetti vulnerabili: Nelle scuole sono presenti studenti con condizioni di salute più fragili o con sistemi immunitari compromessi, per i quali anche un'infezione comune potrebbe comportare complicazioni gravi. Assicurarsi che solo gli studenti completamente guariti rientrino a scuola contribuisce a proteggere questi individui più vulnerabili.
3. Promozione di un ambiente scolastico sicuro: Il rispetto delle norme igienico-sanitarie, come quelle raccomandate, crea un ambiente scolastico più sicuro e sereno per tutti. Gli alunni che sono sani e privi di sintomi partecipano più attivamente alle lezioni, favorendo un contesto di apprendimento ottimale.
4. Senso di responsabilità e rispetto per la comunità: Educare i propri figli a rimanere a casa quando non stanno bene è anche un insegnamento di responsabilità civile. Mostrare rispetto per la salute degli altri studenti è un valore che si riflette nel benessere collettivo e nel mantenimento di una comunità scolastica armoniosa.